La visita del paziente vestibolopatico

La vestibolopatia da danno periferico (labirintico) o centrale (cervelletto, tronco encefalico) riveste un ruolo prominente nell’attuale scenario sanitario sia per il gran numero di pazienti colpiti ogni anno, sia per le implicazioni della vestibolopatia stessa, determinata da patologie spesso banali ma a volte particolarmente gravi. Se nella maggior parte dei casi, e soprattutto in acuto, la valutazione non strumentale è sufficiente a gestire correttamente il paziente, in molti casi il ricorso alla vestibologia “strumentale” è indispensabile. Ci si riferisce in particolare alla vestibolopatia cronica, ma anche alla vestibologia medico-legale, per la quale la quantizzazione del danno è indispensabile e non può prescindere da una valutazione strumentale. In particolare, nella sessione pratica verranno visitati i pazienti che, dopo l’anamnesi, verranno sottoposti allo studio non strumentale del nistagmo spontaneo-posizionale e da posizionamento, dei movimenti saccadici e di inseguimento lento. Se necessario, lo studio sarà completato con il video-HIT. Al termine della visita, verrà discussa e proposta la terapia.