CTU e CTP, la valutazione del danno biologico di natura psichica

La giornata di formazione si pone come obiettivo quello di fornire ai partecipanti un quadro teorico metodologico per redigere la valutazione di danno biologica di natura psichica. Si offriranno i presupposti giuridici e i relativi costrutti psicologici necessari a svolgere una valutazione. Il danno non patrimoniale è stato identificato dalla Corte di Cassazione come un danno “determinato dalla lesione di interessi inerenti alla persona, non connotati da rilevanza economica, composto in categoria unitaria non suscettibile di suddivisione in sottocategorie. Danno tutelato in via risarcitoria, in assenza di reato ed al di fuori dei casi determinati dalla legge, solo quando si verifichi la lesione di specifici diritti inviolabili della persona, ossia la presenza di un’ingiustizia costituzionalmente qualificata. Tenendo, dunque, conto dell’interesse leso e non del mero pregiudizio sofferto o della lesione di qualsiasi bene giuridicamente rilevante”. Nell’ottica della nuova lettura inaugurata dal Supremo Collegio nel 2008, l’ingiustizia cd. costituzionalmente qualificata disegna i confini del danno non patrimoniale che risulta connotato da tipicità. Il giudice per tanto può ricorrere a nozioni descrittive al fine di quantificare, con correttezza, l’ammontare del risarcimento spettante. In tal senso, la lesione che arrechi offesa seria al diritto alla salute, causando oltre alla sofferenza morale anche degenerazioni patologiche e risvolti a-reddittuali con incidenza negativa su altri beni giuridici tutelati, può trovare integrale ristorno scongiurando, però, il rischio di duplicazioni risarcitorie. A fronte del nuovo corso inaugurato dalla Corte di Cassazione, si rende quindi ancora più necessario offrire ai giudici la possibilità di comprendere il cambiamento occorso alla persona a seguito di evento colposo o doloso, attraverso un elaborato che metta in evidenza il rapporto tra salute e sanità, le aree da indagare (sociale, lavorativa, intima, familiare) e la loro relazione con le dimensioni temporali (passato presente e futuro) ed infine come si è giunti alla percentuale della stima del danno. Si forniranno quindi i criteri logico argomentativi e alcuni test che possono risultare utili nel supportare le argomentazioni.