Cervello e benessere; cosa ci svelano i disordini mentali alla luce di ciò che sappiamo oggi

La rappresentazione che si ha di se stessi, il senso di coerenza, la percezione che si ha di Sé come protagonisti in grado di decidere sul proprio destino, influenzano fortemente la condizione di benessere e salute. Le rappresentazioni che la società ha della salute, della malattia e della scienza che le spiega, costituiscono il quadro di riferimento strutturale su cui si fonda e si organizza l'individuo e quindi anche la salute e la malattia. In una società complessa le ricerche e le evidenze scientifiche si susseguono ad un ritmo impressionante così come l’ampliamento di accesso alle informazioni ci pone di fronte a nuove sfide nell’attuazione di “filtri” difensivi per un equilibrio che spesso viene minacciato da una elaborazione troppo sbilanciata su sistemi veloci di stimolo-risposta. Siamo di fronte ad un incremento di criticità di alcune funzioni cerebrali che, al termine di un continuum, ci restituisce spesso un'istantanea drammatica di eventi tragici e disastrosi. Tuttavia lo studio di queste alterazioni mette ancor più in risalto gli aspetti funzionali che presiedono alla comprensione del pensiero, dei sentimenti, del comportamento, della memoria, del libero arbitrio, della creatività e in definitiva del nostro senso di identità. E' importante, per chi opera nel campo della salute - e non solo - saper cogliere sempre meglio l'essere umano in tutte le sue sfumature ed espressioni. Questo Corso vuole essere proprio un contributo ad una maggiore comprensione delle caratteristiche funzionali nel rapporto mente-cervello che entrano in criticità, per meglio affrontare le situazioni e integrare un approccio efficace al problema in termini di intervento e di relazione. Parte pratica: per prevenire, contenere o risolvere la presenza di disagio/disturbo mentale e ridurre l'amplificazione della sofferenza occorre educarci ad uno stile di "pensiero fisiologico" (del nostro dialogo interno) che identifichi, inibisca e trasformi modalità di elaborazione disfunzionali che altrimenti contribuirebbero a rinforzare i problemi. Esercitazioni pratiche con i corsisti. Dal pensiero disfunzionale al pensiero neuropsicofisiologico.