La pratica della cura per migliorare la relazione con il paziente e il caregiver

La malattia è sempre un evento drammatico in quanto sconvolge sia chi la vive sia il suo nucleo familiare. I professionisti sanitari, oltre essere concentrati sull’obiettivo di migliorare le condizioni di salute, devono far fronte a reazioni emotive spesso tumultuose che vanno dalla paura alla rabbia, fino alla disperazione. La comunicazione con il paziente, specialmente se anziano è spesso difficile, quella con i familiari è condizionata dalle ineluttabili reazioni emotive. Inevitabilmente possono nascere difficoltà a instaurare una relazione di fiducia e, a volte, si sviluppano fraintendimenti e conflitti. E’ per evitare questo che bisogna porre l’attenzione non solo al to cure ma anche al to care. Saper “prendersi cura” significa fare spazio, essere disponibili, porre attenzione, essere recettivi e fornire risposte soddisfacenti ai bisogni, anche a quelli emotivi. Oltre a questo, la relazione di cura deve essere anche una relazione educativa che crei le condizioni per ottenere un buon equilibrio psicologico, un’elaborazione della situazione fisica attuale, un cambiamento dello stile di vita. E' pertanto necessario pensare alla cura, non come una serie di azioni slegate fra loro, ma come un processo facilitante la relazione.