Dallo STALKING al FEMMINICIDIO, profilo psicologico dello stalker. Indicatori di rischio e gestione della vittima

All’interno di questo corso verranno presentate e discusse le linee guida per gli operatori del settore che assistono donne vittime di violenza sessuale, di violenza domestica e di stalking al fine di offrire suggerimenti per affrontare, combattere e prevenire la violenza di genere in tutte le sue forme. Verranno illustrati i piu’ accreditati protocolli di accoglienza e gestione dei profili vittimologici precedentemente indicati. Nello specifico, verranno presentate le diverse fasi del processo assistenziale, facendo attenzione non solo ai contenuti, ma anche e soprattutto all’atteggiamento da tenere in presenza di donne vittime di violenza con specifico riferimento a casi di studio per meglio esemplificare il tipo di comportamento e atteggiamento da adottare nelle diverse fasi del processo di presa in carico delle vittime. Il modulo trattera’ anche le principali tecniche di repertamento delle tracce fisiche/informatiche prodotte da questa tipologia di reati. In questo modulo, quindi, verrà trattata la gestione dell’urgenza in casi di violenza/atti persecutori e verrà presentata la Procedura ad hoc da utilizzare in questi casi. La gestione dei casi di violenza sospetta e l’applicazione dei questionari violence focused per l’emersione della violenza. La gestione dei casi di stalking. A tale scopo si presenterà uno strumento operativo (checklist), sviluppato partendo da strumenti già esistenti in campo internazionale che consenta la valutazione e l’identificazione di eventuali fattori di rischio come indicatori di violenza grave, con lo scopo sia di fornire valide indicazioni a tutti gli operatori che si occupano di questo fenomeno, sia per indirizzare in maniera mirata gli interventi di prevenzione. Verrà analizzato il profilo criminologico e psichiatrico-forense dello stalker, analizzando quelle che sono le caratteristiche di personalità generalmente presenti nello stesso. Obiettivi della presentazione delle linee guida saranno quelli di: accogliere ed assistere la donna vittima di violenza utilizzando una prassi che faciliti l’espletamento delle procedure e dei rilievi necessari; ottimizzare la qualità dell’assistenza, minimizzando gli eventuali ritardi, standardizzando gli interventi, garantendo la continuità assistenziale; prevenire la formazione di ulteriori patologie; informare riguardo ai propri diritti; raccogliere e conservare il materiale repertato e costruire una rete territoriale efficace di sostegno intorno alla vittima.